Un'altra delle manifestazioni tipiche dei Disturbi della Personalità si ritrova nella disorganizzazione mentale delle forme schizoparanoidi o di bizzarria comportamentale.
Il percorso del tormento interiore che condurrebbe al disturbo Borderline in età preadolescenziale può essere aggravato da stati di infiammazione o sovraeccitazione cronica del cervello, perlopiù di origine tossica o psicosomatica, che aumentano la confusione mentale dovuta all'instabilità emotiva.
Tale disorientamento, che si innesta sulla pregressa difficoltà a comprendere gli stati mentali e le intenzioni altrui, induce gravi forme di sfiducia e sospettosità verso gli altri, in particolare verso i propri cari e le persone più vicine. In modo simile a quanto accade nello sviluppo narcisistico, la mente cerca di contenere il disagio sopprimendo il più possibile le reazioni affettive, generando uno stato di freddezza e distacco verso gli altri, dei quali però si continua ad avere bisogno per orientarsi nella vita e di cui al contempo non ci si fida. Insomma, una strategia difensiva che compromette però la possibilità di costruire legami riparatori e che induce a chiudersi in se stessi e a pretendere rabbiosamente dagli altri attenzioni e presenza.
La condizione appena descritta si riscontra tanto nel Disturbo Paranoide di Personalità quanto in quello Schizotipico, e comporta, in sostanza, l'incapacità di adeguarsi alle norme e alle aspettative sociali e di rispettare le più elementari regole dell'interazione con gli altri, dando luogo a comportamenti comunemente definiti "strani" e spesso aggressivi, dato che queste persone attribuiscono sempre agli altri il loro disagio o la colpa di incomprensioni e problemi. Nelle forme schizotipiche prevale il disadattamento e l'inadeguatezza sociale, in quelle paranoidi l'incomprensione e l'aggressività, che nella coppia spesso sfocia in gelosia patologica e violenza ripetuta.
Chiunque abbia un minimo di esperienza clinica non può che riscontrare come esista una continuità fra i Disturbi della Personalità di questo gruppo e i Disturbi Psicotici, compresa la Schizofrenia. Di fatto, questi ultimi esprimono solo particolari fasi acute e aggravamenti dei comportamenti e delle anomalie tipiche dei primi.
Ogni forma di psicosi esprime due tipici gruppi sintomatici:
- i sintomi "negativi" consistono in una perdita di energia mentale e di funzioni psichiche, dunque affettività appiattita, difficoltà di attenzione, perdita di memoria, lentezza del pensiero e dell'azione, perdita di motivazione, difficoltà decisionali e di contenimento motorio, trasandatezza e trascuratezza personale;
- i sintomi "positivi" consistono in un aumento eccessivo dell'attività mentale e in una distorsione delle funzioni psichiche, come allucinazioni sensoriali più o meno intense, convinzioni assurde e deliranti, fuga delle idee, falsi ricordi, disorganizzazione e personalizzazione dei ragionamenti e del linguaggio, reazioni impulsive e spesso aggressive.
A parer mio anche l'Anoressia rientra pienamente nella suddetta descrizione, che abbraccia quindi un ampio ventaglio di condizioni di gravità molto diversa fra loro, comprese quelle dei Disturbi della Personalità.
La terapia per queste problematiche è lunga, ma garantisce buoni risultati se si supera lo scoglio della motivazione al trattamento. Diversamente da quanto accade con i narcisisti, infatti, è vero che questi pazienti non sentono la necessità di mettersi in discussione, ma conservano una chiara percezione della sofferenza e dei problemi presenti nella loro vita.
Una situazione ben espressa dalla nota barzelletta:
Un uomo, teso e preoccupato, ascolta l'autoradio mentre guida nervosamente in autostrada. Il notiziario informa di stare attenti poiché un matto guida contromano
sulla stessa autostrada; il guidatore, sconvolto e agitato, quasi disperato, commenta: "Uno? Ma qui sono tutti
contromano!".