Futuro e senso della vita

Ieri ero al Festival dell'Oriente con il mio caro amico Aleksander, e dopo esserci sollazzati con spettacoli sorprendenti e piacevolissimi trattamenti benessere, oltreché con occasionali sguardi a donnine discinte atte a convincere i visitatori a beneficiare di massaggi e trattamenti vari, ed esserci spisciati dalle risate con la cosa più "cringe" (termine giovanilistico che i giovani non sono in grado di tradurre non possedendo più di cento vocaboli d'italiano, ma che intende l'imbarazzo empatico, ovvero l'atto di vergognarsi di qualcuno che non si rende conto di compiere un'azione ridicola) che abbia visto in vita mia, ovvero il wrestling messo in atto da lottatori nostrani del calibro di Sandro Magno e Dinamico, prima di andarmene a casa mi sono fatto leggere le carte da Esmeralda (https://www.facebook.com/tarocchidiesmeralda), cartomante e sensitiva, che offriva i suoi servizi presso il festival, che oltre all'Oriente in pratica contiene un po' di tutto.

Premetto che le ho fatto domande generiche e ho posto grande attenzione a non rivelare alcuna informazione atta a indurre la risposta; della predizione che ne è seguita, svolta con atteggiamento di grande compostezza professionale, ben superiore a quello che tengo io con i miei pazienti e corsisti, descrivo i passaggi rivelabili ai miei soliti quattro lettori.

"Si vede che sei una persona capace, abituata a risolvere i problemi, e che ami i godimenti materiali". Che dire? Un incipit piuttosto azzeccato, secondo solo alla definizione di "materialista spirituale" che mi diede illo tempore Michelangelo Drago.

Relativamente alla domanda se avrei risolto le mie influenze ricorrenti, che tramite pregressa indagine ho scoperto essere dovute all'accumulo di tossine nel mio povero stomaco/fegato (ecco a cosa portano i godimenti materiali), e che a lei ho descritto vagamente come un lieve problema di salute, dopo avermi specificato che non si potevano fare predizioni sulla salute in senso stretto lì nel festival, a botto sicuro ha risposto: "sì, ti devi solo depurare molto perché sei pieno di tossine". Manco ce lo avessi scritto in faccia! Ma magari è così e non me ne accorgo, quindi le ho chiesto se i miei due pappagalli malati sarebbero guariti dai loro problemi di salute, pur sapendo che hanno entrambi difetti congeniti al fegato che non possono risolversi, ma volevo in realtà sapere se sarebbero vissuti a lungo. Di nuovo, ha risposto immediatamente: "la loro malattia non può guarire e uno si aggraverà temporaneamente, ma entrambi vivranno a lungo". Devo dire che mi ha lasciato basito, poiché sembrava mi leggesse nel pensiero, sperando ovviamente che sulla lunga vita non si sbagli. Mi ha detto poi che sono amato dalla gente (non proprio da tutti, ma da molti sì), sono dentro a un percorso di crescita spirituale e che sono protetto da forze benevole, più varie altre cose azzeccate o verosimili sulla famiglia e le questioni personali che qui non riporto. Mi ha poi proposto di acquistare alcuni trattamenti magici/radionici per aiutarmi nella risoluzione dei miei problemi, che ho rifiutato perché sono uso ad altri mezzi e non voglio addosso energie che non posso controllare, e ci siamo infine salutati cordialmente, non senza una mia inquietudine per alcuni passaggi della predizione che mi auguro non siano troppo veri, ma che devo tenere da conto visto che ritengo Esmeralda, qualunque sia il suo vero nome, una vera sensitiva.

Insomma, sebbene io conosca in parte le forze invisibili che regolano la vita umana e sappia che l'esistenza nostra è regolata da un Fato e da un Destino, ogni volta che mi imbatto in qualcuno che mi conferma l'evidenza della Verità rimango sempre in parte incredulo e sorpreso; e dire che di cose ben oltre i limiti del naturale ne ho viste non poche.

Il mio sgomento istintivo non è strano però, poiché non è facile sradicare dalla nostra mente le immani minchiate rassicuranti con le quali cresciamo, tipo che gli americani sono i buoni, che la dieta mediterranea coincide con la cucina italiana, che il governo fa il bene del cittadino, che Gesù è quello di cui ci parlano in chiesa, e che la scienza descrive il mondo e risolve i problemi della gente.

La realtà, invece, fra le altre cose che non posso dire per non passare da complottista (tipo che i massoni intendono riportarci al medioevo feudale entro un paio d'anni), è che la scienza non riesce nemmeno a produrre previsioni del tempo che siano azzeccate nell'arco di dodici ore o curare un raffreddore, e infatti chiede al volgo di "credere" in essa perché non è in grado di spiegare praticamente nessuno dei fenomeni naturali che indaga, se non riproducendone in laboratorio qualche grottesca parodia, figuriamoci a migliorare la qualità di vita delle persone, nella stragrande maggioranza dei casi danneggiate e rese invalide da trattamenti medici, ausili tecnologici e dalla distruzione dell'ambiente naturale, necessaria com'è noto ai fini del progresso. Naturalmente, sempre la scienza oggi ci informa che per risolvere i problemi dell'umanità bisogna eliminare la gente, che ci dicono sia troppa, anziché modificare i paradigmi in base ai quali vive (tipo il credo nella scienza), dimostrando robusta ragionevolezza e indubbio valore umanitario, nonché una curiosa aderenza agli ideali massonici, certamente casuale.

Per coloro che invece ancora riescono a pensare, partendo da conclamate osservazioni fisiche sulla dinamica cosmologica, e procedendo per logica e matematica, è inevitabile invece giungere alla conclusione che l'intera esistenza umana, individuale e collettiva, è invero un processo di apprendimento evolutivo sociale, morale e affettivo che mira a trascendere l'esperienza divisiva (cioè diabolica), per arrivare ad una visione unitiva dell'essere e del cosmo, entrambi manifestazioni derivate di un'unica realtà trascendente di cui le nostre coscienze sono specchio e frammento, e che i liberi pensatori non indottrinati usano chiamare Dio.

L'universo fisico è un sistema ordinato il cui sviluppo è definito nel tempo ed entro il quale trovano piena applicazione forze unitive e divisive, e a livello metafisico esso è la manifestazione ipostatica di una forza pleromatica che esprime l'affermazione di sé stessa e la negazione di sé stessa, sebbene questa seconda realtà emanata, in quanto derivata, non ha la pienezza della prima, così salvando il tessuto manifesto del reale, che può prodursi sul nostro piano di realtà, seppure nel bilanciamento del pieno col vuoto, dello ying e dello yang, del bene e della sua assenza.

All'interno di esso, la vita umana, entro la prigione del corpo, è segnata da un Fato ineluttabile, come immutabile è l'evoluzione dell'universo, e da un Destino, determinato dalle nostre scelte, in parte mutevole, ma che non può eludere le tappe esistenziali previste dal Fato. "E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?", dice l'unico e solo Maestro, ma noi, resi ottusi dalla paura, giù a inocularci farmaci genetici e a praticare tecniche di respirazione pranica o ginnastica al parco sotto casa; l'illusione del controllo è infatti pari solo a quella di possedere arbitrio reale sulla nostra esistenza. La mente si ribella all'evidenza brutale della materia e si rifugia nella convinzione che la fantasia cambierà il corso degli eventi; nonostante i ceffoni che la vita gli manda a disconferma dei loro tentativi, i nostalgici dell'era dell'acquario non mollano mai.

L'unica libertà che abbiamo, sempre a livello dell'esperienza incarnativa, è invece sul piano del pensiero, quella cosa che se la usiamo troppo crediamo ci verranno le bolle o faremo morire le fatine, quindi meglio obbedire al televisore che non sia mai poi andiamo all'inferno insieme a Putin. E invece il pensiero, quando è illuminato dallo spirito immortale e non offuscato dalla mente animale, ci porta a comprendere il senso della vita, dimodoché possiamo leggere la dolorosa esperienza dell'esistenza umana nella suddetta chiave di lettura, ovvero come apprendimento e sprone a diventare migliori, armonizzando la passione col distacco e la libertà con la responsabilità, riconoscendo dietro le dinamiche istintuali ed emotive la pienezza dei sentimenti provenienti dallo spirito, lasciando a chi vive nell'oscurità l'angoscia della dissoluzione e il vuoto intrinseco del desiderio, mentre noi coltiviamo la ricerca di ciò che non decade e non può essere rubato e la condivisione amorevole con gli altri intorno a noi.

Di tutto questo e molto altro abbiamo parlato nell'incontro che abbiamo fatto il 12 marzo (e che ho pubblicizzato solo sul gruppo WhatsApp) che aveva come tema il destino, di cui riporto un link con il video della mia lezione a riguardo (https://youtu.be/Z_JKgpUWu0Q) e un altro con gli appunti sui quali ho impostato il mio intervento (https://www.dropbox.com/.../DOC-20230314-WA0000..pdf...).

In questo incontro però, per mancanza di tempo, non ho potuto sviluppare un discorso adeguato relativo ai metodi di predizione del futuro, da accompagnarsi, come d'uso per le mie iniziative, ad attività esperienziali. Va da sé, infatti, che se il futuro è dato, può essere in qualche modo conosciuto, e dunque è interessante esplorare quali metodi la cultura umana abbia prodotto al fine di indagare su di esso, con la serena rassegnazione che le indagini statistico-matematiche prodotte dalla suddetta scienza hanno dimostrato la loro pressoché completa inaffidabilità. E dunque i metodi divinatori delle culture tradizionali saranno il tema dell'imminente prossima psicogita prevista per questa domenica 30 aprile, il cui programma sarà illustrato in un post ad hoc che, salvo imprevisti, pubblicherò domani.

Un caro saluto e un grande abbraccio a tutti voi!

Andrea