The next level Psicogita: diventare uno sciamano

 

Cari ragazzi e ragazze,

 

Fra i miei svariati interessi esoterici, gli unici ormai che ritengo degni di approfondire (fatta salva la storia giudeo-cristiana del primo secolo, ovviamente, mia grande passione, nonché la geopolitica contemporanea, che invece mi deprime, come penso un po' a tutti), mi sono spesso interessato della figura dello sciamano, sulla quale ho letto diversi saggi interessanti.

La cosa sarebbe rimasta una sterile curiosità intellettuale se non fosse che, oggi più che mai, mi tocca ascoltare persone validissime e in gamba che dicono cose tipo "Ho pagato xcento euro, ho costruito un tamburo, ora sono uno sciamano", "Ho pagato due spicci, abbraccio tanti alberi, ora sono uno sciamano", "Mi faccio di allucinogeni, fumo tante canne e mi calo anfetamine occasionali, ho sudato un sacco dentro una capanna, ora sono uno sciamano", "Faccio le visualizzazioni guidate e parlo con gli angeli, sono uno sciamano", e via elencando. Almeno dicessero "Vedo la gente morta", già sarebbero un deciso passo avanti, e invece niente, mi tocca sorbirmi "Ho letto tutto Castaneda!".

Ciò è perfettamente in linea con il vomitevole mercimonio contemporaneo di pratiche e dottrine "spirituali" che manco nella canzone "Magic Shop" di Battiato; dalle più immani cazzate inventate ieri, tipo il Mantra Madre, a cose che in origine avevano pure una loro dignità, tipo le pratiche Reiki, ma che ora si acquisiscono in base all'unico talento di avere soldi in tasca pronti da sganciare al "maestro" di turno, di quelli che c'hanno il metodo inventato da loro con la "c" del copyright dietro il nome, che fanno parte delle associazioni riconosciute da se stessi, che sono iscritti al club di Topolino insomma.

La vile scusa per truffare i gonzi e gli sprovveduti che non hanno mai sentito la parola "antropologia" in vita loro, e ai quali puoi dunque rifilare qualsiasi cosa come magica, sciamanica o sovrannaturale, utilizzata da questi furfanti che si spacciano per sapienti e illuminati vari, è che queste cose si devono pagare, e tanto, perché solo se hai i soldi vuol dire che hai accumulato un buon karma e dunque meriti di elevarti "spiritualmente", poi se hai il cuore puro, un fiume di energia che ti esce dalle mani, rabbonisci animali e bambini con lo sguardo e hai una morale adamantina anche 'sticazzi. Una perfetta sintesi insomma, tipicamente new age, di Calvinismo e Scientology, entrambe realtà che se sparissero dalla faccia della terra, insieme agli influssi culturali che hanno diffuso, e magari pure al popolo che le ha implementate e sviluppate entrambe, non farebbero un soldo di danno (e lo dico pur amando fortissimo Tom Cruise).

Di fronte a siffatte sconcerie, ho deciso dunque di ribellarmi, tanto per cambiare, e di realizzare per i miei allievi una simulazione, quanto più verosimile possibile, del percorso esperienziale ed iniziatico che un vero sciamano deve fare per assumere il suo ruolo dentro una comunità tradizionale, e la cosa è stata piuttosto impegnativa.

 

"Gli antichi sciamani avevano scoperto che l'intero universo è composto da forze gemelle, forze che sono opposte e complementari. Il nostro mondo non può che essere un mondo gemello e quello ad esso opposto e complementare è un mondo popolato da esseri dotati di consapevolezza ma non di organismo. Per questa ragione gli sciamani li chiamavano esseri inorganici.

[...] Quando pensano ad un mondo gemello, gli uomini entrano in una specie di spirale di masturbazioni mentali, ma è mai venuto loro in mente che le loro fantasie abbiano origine da una conoscenza subliminale che condividiamo tutti: non siamo soli.

[...] Per te, la difficoltà nasce dal fatto che ti accosti alle cose in termini di spazio e di tempo" riprese Don Juan "è che, così facendo, ti accorgi di qualcosa solo quando approda nello spazio e nel tempo a te accessibili e che sono necessariamente molto limitati. Gli sciamani, invece, dispongono di un campo molto vasto in cui registrare l'arrivo di qualcosa di estraneo. Innumerevoli entità provenienti dall'universo, entità che possiedono consapevolezza ma non organismo, atterrano nel campo di consapevolezza del nostro mondo, o del suo gemello, senza che l'uomo medio ne abbia nemmeno sentore. Sono entità appartenenti ad altri mondi. L'universo nella sua globalità è pieno fino all'orlo di mondi di consapevolezza, organici e inorganici."

 

Don Juan è un personaggio immaginario inventato da Castaneda, sebbene lui lo spacci per reale, ma quello che il noto romanziere gli fa dire è vero: esistono varie dimensione, sono popolate di esseri più o meno senzienti, alcuni di questi parassitano gli individui creandogli problemi e malesseri e lo sciamano guarisce le loro vittime interagendo con questi altri mondi.

 

“Gli sciamani e i guaritori sono persone ferite che imparano a guarire sé stesse; e nell'imparare a recuperare la loro salute acquisiscono la capacità di curare gli altri. È un processo spontaneo e naturale. La vocazione di essere sciamano è molto simile alla vocazione di ammalarsi, poiché ha a che fare con la vocazione del malcontento, di non accontentarsi di ciò che gli altri si accontentano. Uno sciamano è qualcuno che sente troppo le sue ferite. Tutti nasciamo feriti, per l'impatto di nascere al mondo. La maggior parte delle persone si adatta, ma lo sciamano è l'estremo contrario: ha troppo contatto con la sua esperienza. E quel malcontento lo porta a far sì che non gli resti altra scelta che sistemarsi l'anima, trovando in quella strada cose che altri non trovano.”

 

Anche queste bellissime parole del medico cileno Claudio Naranjo sottolineano un punto chiave della dimensione sciamanica: il tormento e la sofferenza del guaritore, che è un escluso dalla società e sempre a un passo dalla pazzia, date le energie con le quali deve interagire quotidianamente. Non a caso, nelle società tradizionali lo sciamano è un predestinato, mica uno che ha pagato soldi per diventarlo!

Tenuto conto dunque dei concetti appena formulati sopra, ho elaborato una psicogita che permetterà a due o tre partecipanti, scelti dal Destino, di provare cosa vuol dire diventare uno sciamano, mentre tutti gli altri, a seconda del momento, interpreteranno membri della comunità, entità parassitarie, spiriti di antenati, aiutanti dello sciamano, pazienti che lo sciamano dovrà curare e via dicendo.

Come tutte le altre psicogite già fatte, anche questa è gratuita, perché la spiritualità in tutte le sue forme vere e nobili non si paga mai, e questo nonostante l’acquisto dei materiali che farò usare ai partecipanti nel corso della stessa mi sia costato un fracco di soldi, che sono contento però di aver impiegato per aprire qualche mente dura da scalfire. Rimane il fatto che per partecipare devi esserti iscritto ai miei ultimi corsi o seminari, o devi essere un amico di quelli che lo hanno fatto (che quindi ti invitano loro), oppure sei un amico mio, oppure mi devi convincere in qualche modo che puoi starmi molto simpatico, vedi tu.

Diversamente dalle precedenti psicogite, questa sarà piuttosto impegnativa per l’ignaro partecipante. D'altronde lo sciamanesimo vero non è certo roba da educande; basti pensare che nel corso dei riti di guarigione praticati dagli uomini medicina nordamericani, molti “pazienti” morivano proprio per effetto delle cure che stavano ricevendo… Qui non morirà nessuno, al massimo risveglieremo antiche entità che dovremo poi ricacciare negli inferi, insomma niente di che preoccuparsi.

Ciò premesso, se vuoi partecipare alla psicogita, DEVI PORTARE:

  1. Quindici oggetti naturali dello stesso tipo, come pezzetti di stoffa, di legno, sassi, foglie, ossa di pollo o similari sui quali avrai scritto il tuo nome o un simbolo che ti rappresenti.
  2. Una manciata di parti animali, vegetali o minerali, come pietre, muschio, foglie, peli di animale, rametti di legno, ossa di animali e similari che saranno usati nel corso di una delle attività.
  3. Un piccolo oggetto che abbia per te grande valore affettivo, come un gioiello, una foto, una lettera, un giocattolo o quello che vuoi.

Se ti presenti senza una di queste cose, ti rimando gentilmente a casa (posso fare qualche eccezione per il punto 2, perché sono cose che puoi trovare lungo la via).

Inoltre, DEVI ACCONSENTIRE ALLA POSSIBILITA’ DI:

  1. Essere messo in mezzo in varie rappresentazioni psicodrammatiche.
  2. Trovarti in una situazione che potresti trovare spaventosa (tipo casa degli orrori al luna park).
  3. Essere fisicamente toccato, spintonato, tenuto sollevato da terra, fatto cadere a terra (delicatamente), fare movimenti a terra, morso (delicatamente) in parti non vulnerabili né intime del tuo corpo.
  4. Portare pesi di qualche chilo (il materiale per le attività) per parti del tragitto, alternandoti con altri.
  5. Assumere due o tre volte piccole quantità di una bevanda alcolica ad alta gradazione e un prodotto dolciario.
  6. Avere la faccia o parti della faccia dipinte di nero o indossare maschere.
  7. Maneggiare con cautela reali oggetti appartenenti ad una precisa tradizione sciamanica, compresi strumenti musicali.

La maggior parte di questi punti ti riguarderanno solo se sarai selezionato come sciamano/a, magari ti scamperai ognuna di queste cose... chi può dirlo?

La gita si terrà, meteo permettendo, in un paese del viterbese domenica prossima 16 ottobre (luogo e orario esatti li darò a chi mi scriverà in privato), riguarderà un percorso di quattordici chilometri con piccoli tratti di media difficoltà. Scarpe da trekking indispensabili, cibo e acqua a tuo piacimento, torcia elettrica consigliata anche se probabilmente non sarà usata.

 

Un abbraccio a tutti voi, spero di vedervi numerosi domenica.

 

Credendo, vides!

 

Andrea