La bellezza del vivere, seconda parte: superare le sfide

Cari ragazzi e ragazze,

Documentata adeguatamente la gioia del festival da poco concluso, è tempo di articolare qualche riflessione sugli eventi recenti, che ci riguardano più da vicino di quanto possiamo immaginare.

Già da un paio d’anni il mondo ha iniziato a confrontarsi con una nuova ideologia dittatoriale, su base massonico-finanziaria, nata dalla Fabian Society ed evolutasi durante gli incontri del World Economic Forum, che si identifica nell’etichetta nota come “Nuovo Ordine Mondiale”. Essa ha utilizzato una pandemia para-influenzale creata ad hoc per iniziare a imporre ai governi un particolare tipo di fascismo sanitario, il cui scopo surreale dichiarato era quello di debellare un virus, mentre distruggeva la vita dei cittadini e delle comunità, cancellandone le culture. La sua propaganda è volta a sostituire il ragionamento critico e la libertà degli individui con l’idea che sia in atto “una guerra”, per vincere la quale le persone devono obbedire a disposizioni assurde, mortificanti ed inutili, oltreché palesemente distruttive, sottomettendosi ciecamente agli ordini repressivi di ristretti gruppi di individui e istituzioni, auto-dichiaratisi unica fonte di verità e di saggezza.

Lo scopo finale, come dichiarato esplicitamente dagli ideologi di questo movimento trans-nazionale, è quello di de-popolare il mondo creando povertà diffusa e sfruttando eventi apocalittici, come guerre e pandemie, magari create per l’occasione, al fine di riorganizzare i sopravvissuti sotto un regime oligarchico pseudo-socialista (come oggi è quello cinese), la cui tenuta sarà garantita dalla de-materializzazione del denaro, controllato esclusivamente dal regime. Tutte le culture nazionali, nonché le ideologie e le religioni tradizionali, volte a valorizzare l’individuo, la sua interiorità e spiritualità, verranno eliminate, sostitute da ideologie trans-umane che non lasceranno spazio a idee quali mente individuale, vita spirituale, distinzione realtà-simulazione, legami di sangue e attaccamenti affettivi, cura del corpo biologico, armonia con la natura.

L’Italia in tutto questo ha purtroppo un ruolo di primo piano, poiché la sua storia costitutiva l’ha resa in ultimo uno stato vassallo degli USA, ma da sempre si presta ad essere un laboratorio socio-politico, ideale per sperimentare ogni più assurda nefandezza governativa, e questa occorrenza è ottima per verificare come e quanto sia possibile condizionare l’occidentale medio affinché accetti rapidamente, e addirittura desideri, il socialismo alla cinese come sua unica prospettiva di vita. Questo processo, se riuscirà come sembra ad arrivare a compimento in Italia, non avrà difficoltà ad avvenire nel resto d’Europa, nella quale altri paesi, come Francia, Germania e Olanda, stanno spingendo anch’essi verso questa metamorfosi esistenziale.

Coerentemente, nell’inevitabile ribellarsi dopo lo smarrimento iniziale di una larga parte del mondo alle ideologie del Nuovo Ordine Mondiale, rivolta che comprende, purtroppo, anche decise manifestazioni di forza, l’Italia si schiera senza esitazione dalla parte dei nazisti dell’est europeo, sacrificabili e necessari burattini manovrati dalla NATO nel conflitto Russia-USA per la supremazia economica, divenendo di fatto un attore di primo piano nella guerra mondiale che inizierà entro pochi anni e che la vedrà, verosimilmente, gravemente danneggiata per effetto degli scontri che verranno combattuti dall’una e dall’altra parte sul suo territorio.

Dalla gente del popolo, la questione sopra è vista in modi diametralmente opposti. Una larga fetta della popolazione, accecata dalla propaganda, è entusiasta del cambiamento in atto e compie ogni sforzo possibile per prendervi parte. Tale maggioranza è stata addestrata negli ultimi decenni dai media, mantenuti in varia forma dai finanziamenti governativi che ne dettano i contenuti, è stata istruita (si fa per dire) da scuole di ogni ordine e grado continuamente riformate al fine di produrre un analfabetismo di ritorno sempre maggiore, di modo che alla persona sia impossibile porsi domande e ragionare autonomamente, ed è stata ispirata dalla Chiesa Cattolica, che ha compiuto tutto il possibile per portare la gente al disgusto del sacro e spostare il focus della spiritualità dal contatto con Dio alla dimensione materialistica del vivere, sostituendo l’apostolato con l’assistenza ai migranti, le catechesi parrocchiali e il rispetto della legge dello Stato, con buona pace di quello che duemila anni fa si è fatto crocifiggere dal regime romano. In ultimo, la massa sta venendo convertita più o meno a forza alla geniale invenzione dei nostri padroni: il culto della Scienzah, una sorta di entità dogmatica e irrazionale, antitetica alla realtà osservabile e alla verità, che scimmiotta grottescamente quel bellissimo percorso del pensiero che, per le sue caratteristiche di ordine logico e sistematico, permette alle menti di avvicinarsi alla comprensione del mondo.

L’altra parte del popolo, fra cui, modestamente, mi trovo io e molte delle persone che hanno preso parte con me a questa bellissima avventura di Credendo Vides, vive con un certo grado di angoscia, rabbia e rassegnazione il cambiamento in corso, in quanto, forse per disgrazia, è immune alla propaganda e ha un cervello ancora piuttosto ben funzionante, capace di discernere il vero dal falso e il bene dal male. Per questa ragione cerchiamo di diffondere una visione alternativa della realtà e di ciò che davvero fa bene all’essere umano, con buona pace di mascherine, lasciapassare e sieri genici sperimentali.

Ricordo a tutti noi che l’umanità, purtroppo, attraversa continuamente transizioni di questo tipo, e le ultime due guerre mondiali, con le ideologie dittatoriali che le hanno sostenute, non sono state vissute diversamente dalle persone che ci si sono trovate dentro. Quella che verrà potrebbe essere, naturalmente, particolarmente devastante e, verosimilmente, un buon numero di noi si troverà a tornare alla Casa del Padre prima del suo tempo biologico; ciò nonostante, se uno non è troppo attaccato alla vita e guarda la cosa da un punto di vista evolutivo, può rassicurarsi pensando che, se l’umanità è sopravvissuta all’esplosione della Caldera del Lago Toba settantamila anni fa, sopravviverà senza troppa fatica all’inverno nucleare prossimo venturo, e che, nel mondo a seguire, ci sarà una tale regressione tecnologica che per diversi secoli l’arma più dannosa che le persone avranno a disposizione sarà la lancia, quindi le nostre prossime reincarnazioni godranno di un certo periodo di tranquillità, tolta ovviamente la lotta per il cibo.

Allargando poi la prospettiva storica, da studioso delle religioni e della loro storia, antropologia e psicologia, ho imparato che il pensiero spirituale è alla base di tutte le culture popolari, del progresso scientifico e delle forme di governo; tale pensiero si è modellato sulla base delle dimensioni fondamentali del carattere umano, ovvero sull’introversione, accompagnata dalla fantasticheria e dal tormento emotivo, e sull’estroversione, compagna del pragmatismo e dell’autocontrollo razionale; i due citati aspetti psicologici sono tradizionalmente associati dal taoismo alle forze Yin e a quelle Yang che sostengono il cosmo.

Dal ricostituirsi delle società africane e mediorientali dopo i cataclismi naturali di circa quindicimila anni fa, a seguito dell’evoluzione dei culti sciamanici, l’umanità ha iniziato ad adorare una divinità femminile, fortemente interconnessa con le forze naturali, oscura e amorale, coadiuvata da entità serpentine, il cui culto misterico tendeva al mantenimento della tradizione e dell’equilibrio fra l’uomo e il suo ambiente. Seimila anni fa circa, iniziava però la discesa dal nord dei popoli adoratori di quel pantheon di divinità in prevalenza maschili che voleva l’umanità sottomessa ad una legge morale imposta con la forza e la conquista da parte di un culto solare portatore della luce della conoscenza, capace di rendere l’uomo dominatore del suo ambiente. Assimilate le culture matriarcali lunari da parte dei popoli patriarcali solari, le due istanze religiose si sono fuse, ma senza integrarsi davvero, e da allora l’umanità articola la sua visione del mondo spirituale in modo dicotomico, distinguendo fra luce e ombra, bene e male, ritualità sociale ed esperienza mistica, ciascun individuo propugnando la propria visione del mondo nella credenza ingenua che sia la più razionale e ovviamente la più giusta.

Oggi, letteralmente, stiamo vivendo un’epoca che è possibile definire come il “crepuscolo degli dei”; quando il collasso del sistema economico e la guerra mondiale avranno terminato la loro opera di devastazione, ci sarà una nuova alba e, per gli equilibri cosmici che ci governano, apriremo i nostri occhi su un mondo nuovamente lunare e misterioso, nel quale riprenderemo il contatto con quelle dimensioni naturali e spirituali che oggi tanto vengono avversate. Dubito che vedrò questa nuova era con i miei occhi, ma immagino che, per i presenti, sarà interessante vivere in un mondo dove non si dovrà mostrare un QR code per prendere un caffè; probabilmente non ci sarà più nemmeno il caffè.

Quel che sarà, sarà; intanto, pensiamo a goderci l’oggi, celebrando la bellezza del vivere, e prepariamoci al contempo al domani che verrà. Riguardo ciò, mi sento di fornire un elenco di saggi consigli che ritengo potranno dare sollievo alle persone che li adotteranno nel prossimo futuro:

0. Sii un buon “prepper”: tieni sempre una scorta di cibo e acqua a casa bastevole per diversi giorni, diciamo qualche settimana, magari con qualche candela, un po' di farmaci salvavita e qualche moneta d’oro. Sarà banale, ma qualsiasi attività psicologicamente, socialmente e spiritualmente evoluta non riuscirà tanto bene se avrai fame o sete quando i russi o i nostri amici della NATO decideranno che è strategico distruggere un acquedotto o le vie di approvvigionamento, o il nostro rettiliano al comando deciderà di calcare un po’ la mano, togliendoci qualche comodità, al fine di ammansire una popolazione non ancora completamente sottomessa.

1. Costruisci relazioni: se hai un’indole asociale e ti piace chiuderti in te stesso parlando coi tuoi amici immaginari, sappi che è il momento di andare in psicoterapia o partecipare ai bellissimi eventi che i vivi, compresi noi di Credendo Vides, organizzano in continuazione per socializzare e costruire nuovi rapporti. Verranno momenti in cui avrai bisogno di aiuto e, se ancora avrai in piedi quella vecchia faida col vicino di casa per quel balcone o il vialetto in comune, potresti avere un grosso problema. In un momento dove potrebbero non esserci più soccorsi o forze dell’ordine, il carisma, la simpatia e la piacevolezza potrebbero tornarti davvero di grande aiuto; sii disponibile, pratica la tolleranza e la carità; il karma ti premierà senza fallo e la provvidenza divina ti verrà in soccorso.

2. Impara la preghiera e/o la meditazione: nei momenti più bui, quando non avrai campo sul telefono per chiamare tua madre/la tua amante/il tuo psicologo/la tua cartomante/la tua estetista, ti aiuterà enormemente raccoglierti in te per cercare di entrare in comunione con qualcosa di più grande; anche raccomandarsi all’Altissimo o all’Universo nell’ora della fine può fare la differenza fra una morte serena e una in agonia, a maggior ragione ti cambierà la vita se non sarai in pericolo di morte. Se cerchi la salvezza interiore e non di far ripartire la tua auto con la batteria scarica, l’unica cosa che necessiti è relazione con Dio, comunque lo si intenda.

3. Procurati letture contenenti parole di saggezza: idem come sopra, se non potrai connetterti ad internet, potrai sempre leggere, se ancora ti ricordi come si fa, e ipotizzando che le barzellette di Totti non ti faranno più tanto ridere fra un bombardamento e l’altro, e che nemmeno potrai sfruttare la tua collezione di libri di ricette se avrai tre fagioli come unico pasto, ritengo troverai ampio giovamento dalla lettura di opere filosofiche e religiose, occidentali o orientali a gusto tuo. Non le conosci? Comincia adesso a scoprirle, male non ti farà. [Per gli esordienti totali allergici al Vangelo, suggerisco il sempre valido “Il destino come scelta” di Thorwald Dethlefsen]

4. Non coltivare né rimorsi, né rimpianti: accumula quanta più esperienza di vita possibile ed esplora ciò che non hai ancora vissuto. Hai mai fatto trekking? Hai avuto un’amante? Sei mai stato in una capanna sudatoria? Hai mai visto un balletto russo? Hai imparato a suonare uno strumento? Ecco, inizia a farlo ora perché fra breve tantissime cose non saranno più possibili; alcune non ci saranno proprio più, altre ti verranno proibite. Allo stesso modo, metti in ordine la tua vita facendo quelle scelte che rimandi da sempre, perché non c’è niente di peggio che vivere di rimorsi e di rimpianti, sapendo che ciò che avresti potuto fare un tempo non l’hai fatto per inerzia o codardia. La vita è adesso e non è né nel tuo telefono, né nel tuo televisore.

Bene, ritengo di aver scritto abbastanza per oggi, e la sintesi conclusiva è: goditi la vita, non piangerti addosso, smetti di essere infantile, coltiva la tua interiorità e condividila, e fallo oggi, perché il destino ti coglierà come un ladro nella notte.

Magari stai pensando: “See… ti pare che ‘ste cose possono succedere a noi? Ma che te sei fumato!”. Bene, sappi che questo è ciò i nostri cari amici ucronazisti, mentre martoriavano il Dombass uccidendo civili innocenti, tranquilli dell’appoggio governativo, avrebbero risposto a chi gli avesse detto: “Guarda che a breve i russi ti faranno sparire dalla faccia della Terra”. Magari può convenirti essere più saggio di loro; vedi tu, io mi porto avanti. 😎

Credendo, Vides!

Andrea